“Nel periodo 2010-2019 le emissioni gas serra hanno raggiunto i livelli più alti della storia dell’umanità, ma il tasso di crescita è rallentato. Senza una riduzione immediata e profonda delle emissioni in tutti i settori, limitare il riscaldamento globale a 1,5°C è fuori portata.” E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) pubblicato ieri.

Dal 2010 si sono registrate, spiega l’Ipcc in una nota, “diminuzioni sostenute fino all’85% dei costi dell’energia solare ed eolica e delle batterie. Una gamma crescente di politiche e leggi ha migliorato l’efficienza energetica, ridotto i tassi di deforestazione e accelerato la diffusione delle energie rinnovabili”.

Secondo gli esperti, “abbiamo opzioni in tutti i settori per almeno dimezzare le emissioni entro il 2030“. In particolare, “limitare il riscaldamento globale richiederà grandi transizioni nel settore energetico. Ciò comporterà una sostanziale riduzione del consumo di combustibili fossili, elettrificazione diffusa, maggiore efficienza energetica e uso di combustibili alternativi (come l’idrogeno)”. “Avere le giuste politiche, infrastrutture e tecnologie in atto per consentire cambiamenti al nostro stile di vita e ai comportamenti può portare un 40-70% di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2050. Un notevole potenziale non sfruttato – sottolinea il copresidente dell’Ipcc Working Group III Priyadarshi Shukla – L’evidenza mostra anche che questi cambiamenti nello stile di vita possono migliorare la nostra salute e il nostro benessere“.

La situazione in Italia

La nuova pubblicazione dell’IPCC porta un messaggio di speranza e di avvertimento. La comunità scientifica è sempre più chiara: per combattere la crisi climatica, dobbiamo accelerare l’installazione di energie rinnovabili, aumentare l’efficienza delle misure energetiche e l’elettrificazione dei trasporti”, ha commentato Luca Iacoboni , responsabile Politiche Nazionali per il think tank italiano. Ecco, analizzando le prospettive italiane secondo un nuovo rapporto dell’Italia IPCC: “Allo stesso tempo, dobbiamo eliminare i combustibili fossili in modo graduale ma rapido.

L’Italia deve muoversi in questa direzione, e per questo oggi non possiamo pensare di sviluppare la produzione di gas fossile e di costruire nuove infrastrutture del gas, siano esse gasdotti, apparecchiature di regolazione o centrali a carbone riconvertite, senza dare priorità alle alternative pulite. Serve una nuova logica di sicurezza nazionale. “Il conflitto in Ucraina ha messo in luce tutta la fragilità del nostro sistema energetico, che è estremamente dipendente dalle importazioni. La buona notizia è che tutto questo ci permetterà di migliorare la resilienza sociale ed economica del Paese, costruire una nuova economia e agire per mitigare la crisi climatica, come indicato dalla comunità scientifica”, ha concluso Luca Iacoboni.

Lascia un commento

Sign Up for Our Newsletters

Get notified of the best deals on our WordPress themes.

You May Also Like

Inquinamento acustico marino: cos’è e perchè è importante

Un tipo di inquinamento marino, l’inquinamento acustico marino.

Il Codice Segreto della Sostenibilità: ESG, SDG, CSR, 5 P e DNF

Ogni giorno siamo bombardati da molti acronimi e abbreviazioni legati alla sostenibilità.…

Nuovo rapporto IRENA: perché la parità di genere è un acceleratore della transizione energetica

Le donne sono la chiave per il futuro delle energie rinnovabili. Un rapporto IRENA mostra come sono in netta minoranza rispetto agli uomini.

Blockchain for Sustainable Energy and Climate in the Global South

Da Roma a Monaco. Da Berlino a Jakarta. Da Jakarta a Vancouver. Tra due tappe pochissimo tempo a disposizione e, in media, 500 tonnellate di merci da spostare. Questo è solo un esempio delle sfide logistiche che DHL, Official Logistics Partner di Formula E, deve affrontare durante il campionato. A dirigere le attività Manuela Gianni, Head di DHL Motorsport Italia, che insieme al suo team gestisce la logistica per gli organizzatori, i media e i team di Formula E, trasportando merci per più di 70.000 kilometri in una singola stagione.