L’inquinamento atmosferico riduce la luce solare e altera clima, energia e salute

Negli ultimi decenni, diverse regioni dell’India hanno registrato un progressivo calo della quantità di luce solare che raggiunge il suolo. Il fenomeno, confermato da numerose analisi scientifiche, è dovuto principalmente all’aumento dell’inquinamento atmosferico e della concentrazione di aerosol. Si tratta di un processo noto come global dimming, ossia “oscuramento globale”, che sta producendo effetti misurabili su scala climatica, energetica e sanitaria.

Un Paese sempre più opaco

Secondo uno studio congiunto della Banaras Hindu University e dell’Indian Institute of Tropical Meteorology, la radiazione solare disponibile in India è diminuita di circa il 13% negli ultimi trent’anni a causa delle particelle inquinanti sospese nell’aria, mentre le variazioni della copertura nuvolosa hanno contribuito per un ulteriore 30–40%.
Le regioni più colpite sono la pianura del Gange e la costa occidentale, dove si registrano perdite di oltre dieci ore di luce all’anno. Il periodo dei monsoni risulta particolarmente critico, per l’effetto combinato di aerosol e umidità.

Gli aerosol derivano da fonti industriali, traffico veicolare, combustione di carbone e biomasse. Le loro dimensioni ridotte consentono di diffondersi facilmente nell’atmosfera, dove riflettono e assorbono parte della luce solare, favorendo la formazione di una coltre persistente di foschia nota come Asian Brown Cloud, che avvolge gran parte dell’Asia meridionale.

Le conseguenze sull’energia e sull’ambiente

La riduzione della radiazione solare ha un impatto diretto sulla produzione di energia rinnovabile. L’India, che ha fatto del fotovoltaico uno dei cardini della propria transizione energetica, rischia di vedere compromessa una parte della produttività dei suoi impianti. Secondo il Council on Energy, Environment and Water, il calo di irraggiamento potrebbe ridurre l’efficienza dei parchi solari tra il 5 e il 10% in alcune aree.

Anche l’agricoltura risente del fenomeno: una minore disponibilità di luce influisce negativamente sulla fotosintesi, riducendo la resa di colture fondamentali come riso e grano. Considerando che quasi il 40% della popolazione indiana dipende ancora dal settore agricolo, il rischio di ripercussioni sulla sicurezza alimentare è concreto.

Sul piano climatico, gli aerosol esercitano un effetto paradossale. Riflettendo la luce solare, contribuiscono temporaneamente a raffreddare l’atmosfera, ma al tempo stesso alterano il ciclo delle precipitazioni e la formazione delle nuvole. Inoltre, nel momento in cui le emissioni vengono ridotte, scompare il loro effetto schermante e il riscaldamento globale può accelerare.

gaL’emergenza sanitaria

L’aumento della concentrazione di particolato fine (PM2.5) rappresenta anche una minaccia per la salute pubblica. L’India ospita tredici delle venti città più inquinate del mondo e registra circa due milioni di morti premature all’anno attribuibili all’inquinamento atmosferico. Le patologie più diffuse sono di tipo respiratorio e cardiovascolare, ma si osservano anche effetti neurologici e oncologici legati all’esposizione prolungata.

Le possibili contromisure

Affrontare l’oscuramento atmosferico richiede una strategia integrata che coinvolga ambiente, industria ed energia. Le priorità individuate dagli esperti comprendono:

  • la riduzione delle emissioni da combustibili fossili e da biomasse;

  • un controllo più rigoroso sulle attività industriali e sul traffico urbano;

  • politiche di incentivo alla mobilità elettrica e al miglioramento dell’efficienza energetica;

  • tecnologie fotovoltaiche più sensibili alla radiazione diffusa e sistemi di accumulo per compensare la variabilità solare;

  • campagne di sensibilizzazione pubblica e rafforzamento del monitoraggio ambientale.

Esperienze analoghe in Europa, negli Stati Uniti e in Cina mostrano che una diminuzione significativa degli aerosol è possibile. In Cina, le politiche avviate nei primi anni Duemila hanno ridotto di oltre il 40% le concentrazioni urbane di particolato in meno di due decenni.

Una sfida globale

L’“India che perde il suo sole” non è soltanto una metafora, ma il sintomo di un equilibrio atmosferico in rapido deterioramento.

 Il fenomeno del global dimming mostra come la lotta al cambiamento climatico non possa concentrarsi esclusivamente sulle emissioni di anidride carbonica, ma debba includere anche il controllo degli aerosol e degli inquinanti locali.

Restituire limpidezza al cielo indiano significa non solo migliorare la qualità dell’aria e la salute dei cittadini, ma anche garantire la sostenibilità del suo sviluppo energetico e agricolo. La luce del futuro dipenderà, in senso letterale, dalla capacità di affrontare questa oscurità invisibile.

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