L’ Emilia-Romagna si trova alle prese con una catastrofe naturale di proporzioni epiche: l’alluvione che ha colpito la regione ha causato distruzioni, sfollamenti e perdite di vite umane. Ma cosa c’entra il cambiamento climatico con questo evento estremo? Gli esperti del settore sono concordi nel riconoscere il suo ruolo influente.

Silvio Gualdi, geofisico e climatologo del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC), uno dei principali enti di ricerca in Italia, ha spiegato al Corriere della Sera che il riscaldamento globale è uno dei fattori che probabilmente hanno influenzato le piogge nell’Emilia-Romagna. “Un’atmosfera più calda contiene una maggiore quantità di vapore acqueo che, quando si verificano queste condizioni meteorologiche, è quindi in grado di produrre molta più pioggia”, ha affermato Gualdi.

Oltre al riscaldamento globale, a giocare un ruolo significativo è anche la siccità che ha colpito il Nord Italia dalla fine del 2020 ad aver contribuito all’alluvione. “Un terreno particolarmente secco non riesce ad assorbire le precipitazioni in modo efficace, pertanto la pioggia tende a scorrere sul terreno”, ha spiegato Silvio Gualdi. Uno studio ha ricondotto questa siccità, che ha interessato anche altri paesi europei, al cambiamento climatico, sottolineando il legame che potrebbe sembrare intuitivo ma che richiedeva una prova scientifica.

 

Massimiliano Pasqui, ricercatore dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e membro dell’Osservatorio Siccità, ha spiegato che alluvioni e siccità sono eventi complementari che non si annullano a vicenda. “Per mesi i terreni hanno perso umidità ma seccandosi sono rimasti privi della capacità di assorbire l’acqua piovana che, cadendo nelle quantità enormi di queste ore, passa sopra le superfici riarse, spianando la via agli allagamenti”, ha affermato Pasqui in un’intervista al Corriere della Sera.

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È importante sottolineare che alcune delle condizioni che hanno portato alle alluvioni attuali sono state presenti anche in passato, prima che il riscaldamento globale raggiungesse i livelli attuali. Come ha spiegato Paola Mercogliano, climatologa del CMCC, le attuali condizioni estreme sono simili a quelle che hanno causato l’alluvione del Po nel 1994 e nel 2000. Tuttavia, il cambiamento climatico amplifica la frequenza e l’intensità di questi eventi.

Un rapporto pubblicato nel 2020 dal CMCC intitolato “Analisi del rischio. I cambiamenti climatici in Italia” fornisce un’analisi dettagliata delle conseguenze del cambiamento climatico in Italia, comprese le alluvioni. Il rapporto sottolinea che lo studio delle variazioni nelle precipitazioni è complesso, poiché esse mostrano un’elevata eterogeneità spaziale. Pertanto, non è possibile fare un discorso generale che valga per l’intera Italia, ma solo su contesti locali.

Tuttavia, a grandi linee, gli eventi estremi di precipitazione sembrano essere aumentati in tutta Italia, in accordo con l’aumento in frequenza di eventi estremi di pioggia nell’emisfero Nord. Allo stesso tempo, è stato osservato un secondo andamento, evidenziato dall’analisi di lunghe serie storiche giornaliere, che mostra una diminuzione complessiva delle precipitazioni annuali, soprattutto nell’area meridionale.

Le conseguenze di questi eventi estremi sono evidenti: il rischio idraulico aumenta per i bacini di modesta estensione, come quelli dei fiumi romagnoli, che esondano più facilmente rispetto a bacini più grandi in caso di precipitazioni intense.

Mentre la meteorologia e la climatologia sono scienze complesse che producono previsioni associate a probabilità, gli scienziati concordano sul fatto che sia necessario intervenire sull’adattamento ai cambiamenti climatici, soprattutto per affrontare le precipitazioni intense che causano alluvioni. La Romagna è una delle aree più a rischio secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).

Nonostante le sfide nello stabilire una relazione dettagliata tra l’aumento dei gas serra nell’atmosfera e un singolo evento meteorologico come l’alluvione in Emilia-Romagna, gli esperti sottolineano l’importanza di agire per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici. La crisi climatica rende le precipitazioni intense più frequenti e accentua i rischi, soprattutto nelle aree vulnerabili come la Romagna. È necessario un impegno congiunto per adattarsi a queste nuove realtà e proteggere le comunità dalle conseguenze devastanti degli eventi meteorologici estremi.

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