Il mondo necessita ogni minuto di energia quale elemento essenziale per lo sviluppo, la mobilità, i servizi, la comunicazione, la produzione ed il benessere.

Il settimo Goal dell’Agenda 2030 si pone di “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”. In altre parole, garantire l’accesso di tutti a servizi di approvvigionamento energetico affidabili, moderni ed economicamente accessibili. Dal momento che uno sviluppo sostenibile si fonda su presupposti di sviluppo economico rispettosi dell’ambiente, la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale dovrà essere nettamente aumentata e il tasso di incremento dell’efficienza energetica a livello mondiale dovrà essere raddoppiato. 

Per raggiungere questo traguardo il Segretario Generale ONU Ban Ki-moon è stato iniziatore dell’iniziativa Energia Rinnovabile per Tutti (Sustainable Energy for All) per assicurare l’accesso universale ai servizi energetici moderni, migliorare l’efficienza energetica e accrescere l’uso di risorse rinnovabili.

Fatti e cifre

Le principali fonti di energia rinnovabile sono: energia solare, energia eolica, energia idroelettrica, energia geotermica, energia da biomasse (o agroenergie) ed energia marina mentre quelle non rinnovabili sono generalmente quelle legate ai combustibili fossili quali carbone, petrolio e gas naturali.

Un quinto della popolazione mondiale non ha accesso all’energia elettrica e quasi la metà del pianeta dipende da energie fossili non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali) per cucinare o scaldarsi. 

In questo quadro piuttosto sconfortante, bisogna considerare il ruolo dell’energia sul cambiamento climatico. L’energia è il principale responsabile del cambiamento climatico, rappresentando circa il 60% delle emissioni di gas serra globali.

La situazione in Italia

Una grande questione che genera dibattito politico ed accesi confronti sociali oltre che economici è quella della produzione di energia nucleare (detta anche “atomica”). Nucleare che, soprattutto dopo il disastroso incidente di Chernobyl in Ucraina nel 1986, viene considerata una fonte di energia “pulita”, ma al contempo altamente rischiosa per problemi ambientali e di pubblica sicurezza a livello internazionale. Su questa risorsa alternativa il nostro paese ha svolto due referendum abrogativi, nel 1987 e nel 2011, che hanno decretato la chiusura e lo smantellamento delle centrali nucleari sul territorio. 

Un’altra grande questione è quella legata agli aerogeneratori comunemente conosciuti come “pale eoliche” (ne esistono per la terraferma “on shore”, ma anche per il mare “off shore”). Gli aerogeneratori possono sfruttare a pieno le capacità e le potenzialità geografiche del nostro paese cercando di mantenere un giusto equilibrio tra le esigenze economiche e sociali e quelle di rispetto ambientale e cura dell’impatto visivo del paesaggio.

Obiettivi

Il problema della produzione di energia pulita e accessibile per tutti ha soluzioni che possono derivare da strategie e piani d’azione condivisi dai governi di tutto il mondo, da politiche energetiche innovative e da comportamenti responsabili dei singoli cittadini. È necessario convergere verso obiettivi comuni di riduzione dei consumi e produzione di energia da fonti rinnovabili (eolica, fotovoltaica, idroelettrica, biomasse, biocarburanti). L’Europa ha gettato le basi per il raggiungimento della cosiddetta “equità climatica” siglando gli “Accordi di Parigi” nel 2015, il “Pacchetto attuativo di Katowice”nel 2018 e impegnandosi, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP26 nel 2021, a ridurre le emissioni entro il 2030 e a scongiurare l’aumento della temperatura mondiale oltre gli 1,5 ° C.

Obiettivo-chiave di lungo termine è la produzione di energia a bassa intensità di carbonio, migliorare le tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili, specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare, conformemente ai loro rispettivi programmi di sostegno

In questo quadro di responsabilità globale e condivisa, c’è da tenere presente la differente capacità di ricerca, investimenti e contribuzione dei paesi economicamente più avanzati rispetto a quelli in via di sviluppo. È fondamentale garantire a tutti l’accesso universale a servizi energetici moderni. Il percorso verso un mondo Carbon Neutral deve seguire due direttive fondamentali: accrescere l’uso di risorse rinnovabili e allargare il più possibile il numero di persone che vi hanno accesso.