Trasparente, inodore, insapore, limpida, calda, fredda: è l’elemento più semplice, ma allo stesso tempo indispensabile per vivere, per l’igiene, per cucinare, per innaffiare ed anche per essere trasportati. L’acqua, sia dolce che salata, è essenza di vita per miliardi di esseri viventi, uomini, animali e piante che di essa si nutrono, e grazie alla quale sopravvivono.

Sebbene ci sarebbe acqua a sufficienza per tutti, più di un miliardo di persone non riescono ad averla pulita per problemi dovuti alle infrastrutture della sua distribuzione. Milioni di persone devono percorrere in media 6 Km per raggiungere una fonte di acqua potabile. In Italia invece ognuno di noi consuma, spesso sprecandola, mediamente 200 litri di acqua al giorno. Questo influenza la salute, lo sviluppo economico ed anche l’istruzione considerando il tempo necessario per l’approvvigionamento

Per quanto riguarda lo spreco di acqua potabile, oltre alle cause fisiologiche, dovute all’estensione della rete idrica e al numero di allacci, le dispersioni sono dovute alla rottura delle condotte, all’obsolescenza delle reti, ai consumi non autorizzati, ai prelievi abusivi e agli errori di misura dei contatori

Fatti e cifre

Dal 1990 a oggi 2,6 miliardi persone in più hanno avuto accesso a migliori risorse di acqua potabile, ma ancora 663 milioni di persone ne sono sprovviste.

Almeno 1,8 miliardi di persone a livello globale utilizzano fonti di acqua potabile contaminate da escrementi.

Tra il 1990 e il 2015, la proporzione di popolazione mondiale che utilizza migliori fonti di acqua potabile è salita dal 76 al 91%. Tuttavia, la scarsità d’acqua colpisce più del 40% della popolazione globale, una percentuale di cui si prevede un aumento. Oltre 1,7 miliardi di persone vivono in  bacini fluviali dove l’utilizzo d’acqua eccede la sua rigenerazione.

2,4 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici di base come WC o latrine.

Ogni giorno, circa 1000 bambini muoiono a causa di malattie diarroiche prevenibili legate all’acqua e all’igiene.

Inondazioni e altre calamità legate all’acqua sono responsabili del 70% dei decessi dovuti a disastri naturali.

La situazione in Italia

In Italia il sistema idrico presenta forti inefficienze nella distribuzione, con perdite di circa il 40%. Si assiste a situazioni locali in cui l’acqua a disposizione non è sufficiente per coprire la domanda complessiva. L’Italia è maglia nera quanto a spreco di acqua potabile: poco meno della metà del volume di acqua prelevata alla fonte non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersioni idriche delle reti di adduzione e distribuzione.

L’ ISTAT calcola che nel 2018 una famiglia italiana su 10 abbia segnalato irregolarità nel servizio di erogazione dell’acqua. Il 65% delle segnalazioni parte dall’Italia meridionale e la regione più disagiata è la Calabria, dove quasi il 40% delle famiglie lamenta questo problema. Il gap Nord-Sud è evidente: al Nord solo il Friuli-Venezia Giulia presenta livelli di efficienza di rete inferiori alla media nazionale, mentre al sud si raggiungono livelli di efficienza molto bassi anche in Basilicata, Sardegna, Lazio e Sicilia. Quattro famiglie su dieci che lamentano irregolarità nell’erogazione dell’acqua dichiarano che il problema si presenta durante tutto l’anno.

La crisi è dietro l’angolo. Nel 2017 si è registrata una riduzione complessiva del 39,6% delle portate medie dei principali fiumi italiani Po Adige, Arno e Tevere e rispetto al trentennio precedente.

È interessante notare come una famiglia su tre dichiara di non fidarsi a bere l’acqua del rubinetto. Tuttavia, in alcune regioni come la Sicilia e la Sardegna la percentuale di popolazione che la utilizza supera rispettivamente il 50% e il 48%. 

Obiettivi

Il processo di antropizzazione del globo dovrà curare le risorse idriche (mari, fiumi, laghi, ghiacciai, paludi, falde acquifere) promuovendo un ecosistema sostenibile anche per l’agricoltura e l’industria, potenziando la rete di distribuzione e migliorando la dispersione idrica oltre ad aumentare i pozzi e gli impianti di desalinizzazione e depurazione.

Una sfida molto importante è dunque quella di fornire acqua potabile anche se per mezzo di un processo di filtraggio e disinfezione. Sarà fondamentale unire politiche globali che promuovano programmi di salvaguardia del “bene comune” dell’acqua evitando gestioni isolate, insieme a comportamenti individuali consapevoli e rispettosi.