Durante l’inaugurazione della Conferenza sullo stato di attuazione dell’obiettivo 16 ‘Pace, giustizia ed istituzioni per lo sviluppo sostenibile’ dell’Agenda 2030, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza di un’accelerazione significativa negli sforzi per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030, in particolare in un contesto globale aggravato da conflitti e dal cambiamento climatico. Questi ostacoli stanno deviando l’attenzione e le risorse da queste mete cruciali, evidenziando una realizzazione attualmente modesta degli obiettivi prestabiliti.

 

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dalle Nazioni Unite, incapsula 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) che mirano a un’ampia gamma di problemi globali inclusi la povertà, la fame, l’istruzione, l’uguaglianza di genere, l’acqua pulita, il clima, e la giustizia. Per ogni obiettivo, sono stati delineati precisi traguardi da conseguire entro il 2030. L’SDG 17, in particolare, si concentra sul rafforzamento dei mezzi di attuazione e sulla rivitalizzazione del partenariato globale per il sostegno dello sviluppo sostenibile, fondamentale per il progresso di tutti gli altri obiettivi.

 

Il Presidente Mattarella ha enfatizzato il valore del lavoro preparatorio svolto nelle conferenze precedenti e ha posto l’accento sull’importanza del prossimo Summit per il futuro, previsto per settembre, come un momento chiave per rinnovare gli impegni e potenziare le azioni collettive.

Il coinvolgimento delle organizzazioni internazionali, come l‘International Development Law Organization (IDLO), è essenziale per promuovere lo stato di diritto, uno dei pilastri dell’obiettivo 16, che a sua volta rafforza la pace, la giustizia e le istituzioni efficaci. Questa organizzazione ha una parte attiva nell’organizzazione di eventi e nella formulazione di politiche che mirano a questi scopi (SDGs UN).

 

Inoltre, durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Presidente Sergio Mattarella ha sottolineato il ruolo del multilateralismo come fondamento della politica estera italiana, evidenziando con orgoglio la presenza di uffici e strutture delle Nazioni Unite in Italia, da Torino a Roma, da Firenze a Trieste, fino a Brindisi. 

Nel suo discorso, Mattarella ha evidenziato l’importanza di una Onu riformata e più forte, sostenendo che l’organizzazione è essenziale per affrontare crisi globali come la guerra a Gaza e l’invasione russa dell’Ucraina. Ha enfatizzato la necessità di un’Onu più rappresentativa ed efficace, invocando un impegno rinnovato per la riforma del Consiglio di Sicurezza per assicurare una maggiore rappresentatività di regioni sotto-rappresentate.

Il successo nell’attuazione dell’Agenda 2030 richiede un partenariato globale rafforzato e l’adozione di politiche coerenti a livello internazionale per creare un ambiente favorevole allo sviluppo sostenibile a tutti i livelli, ed

Il Presidente ha anche anticipato il contributo italiano alla redazione del Patto per il Futuro, volto a creare una visione condivisa per affrontare le sfide globali del XXI secolo, in vista del summit sul futuro previsto a settembre.

 

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